Questo sito utilizza i cookie

Su questo sito utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza di navigazione possibile. Per cosa li usiamo?
Per permetterti di utilizzare alcune funzionalità del sito, per raccogliere dati statistici anonimi e per fini di marketing. La scelta rimane tua.

Cookie Policy
Preferenze Cookie
Necessari

I cookie necessari contribuiscono a rendere fruibile il sito abilitando le funzioni di base come la navigazione della pagina, l'accesso alle aree protette e a raccogliere dati sul percorso di navigazione.
Il sito non può funzionare correttamente senza questi cookie e non richiedono il tuo consenso.

Vedi la lista completa
Statistici

I cookie statistici aiutano i proprietari del sito web a capire come i visitatori interagiscono, raccogliendo e trasmettendo informazioni in forma anonima.

Vedi la lista completa
Marketing

I cookie per il marketing vengono utilizzati per monitorare i visitatori nei siti web. L'intento è quello di visualizzare annunci pertinenti e coinvolgenti per il singolo utente e quindi quelli di maggior valore per gli editori e gli inserzionisti terzi.

Vedi la lista completa

IL DIALETTO DI BELLARIA IGEA MARINA

Bellaria Igea Marina


dal 01 Gen 2021 al 31 Dic 2021

Il dialetto è un elemento caratterizzante di ogni luogo, ne sintetizza storia, tradizioni e radici culturali.

Bellaria Igea Marina ha la fortuna di avere ancora numerosi autori, scrittori e poeti, che utilizzano il dialetto per le loro opere, mantenendone viva la tradizione, trasmessa perlopiù oralmente.

Nella nostra tradizione dialettale numerose anche le canzoni, che ancora animano le feste e le occasioni di incontro.
 

Ecco alcune poesie nel dialetto di Bellaria Igea Marina.


E' MI PAIOES

U j era un paioes
stugh-lae dri e' maer
arcuclae dagl'j ondi
tra zugh e dispett.
Porbia ad straedi
streti tra brazi ad tamaroesgh
e tra l'udaor dla roesna
e i marugheon carseo pursi'
suliteri i casett.
E' strazaer e' rudaroin
purazi doni!
e fis-cedi ad mariner a ramaciae
e' miuladez di ghett
turzeon la nota
e e' batlem dal zdaori
a fae e' sufret.
Da la palaeda fina la Padrira
cantir ad canaveon
papaveri violi
tra l'erba aelta i j andeva
a fae l'amaor
t'una curnoesa fata ad zarasoli.

Marcella Gasperoni
[…vicino al mare, vicino al cuore]


IL MIO PAESE
C'era un paese / sdraiato vicino al mare / coccolato dalle onde / fra giochi e dispetti.
Polvere di strade / strette tra braccia di tamerici / e fra l'odore della resina / e le marruche cresciute saelvatiche / solitarie le casette.
Lo straccivendolo e l'arrotino / Purazi Doni! / e il fischiettare dei marinari a rammendare le reti / il miagolio dei gatti / in giro la notte / e il battuto delle massaie / a fare il sofritto. / Dal molo fino alla Pedriera / Campi di canapa / papaveri e viole / tra l'erba alta andavano / a far l'amore / in una cornice fatta di cerasole.  



DA BURDELL


Cór par maróena
cór travérs i cantir
i zugh téorz ma cal stràedi
e scaparióli.
Un amàor
e al bochi tóti sbafaràedi
fàe la dòndla sàora e’ fòegh
a cut spesa al capàni
una rós-cia ad tamaróesgh
znòci scàorghi
znòci insalavàedi…
E’ màer
e pu rug-lì te sabiàon càeld
i scurzéon vióla schéor
tra la gramegna.
Cor dri ma la caròza
grésci sbcaràedi
la fola ad “Giuvanin senza pavéora”
e pu
durmói veta d’un let
ad cròena déora

Marcella Gasperoni


DA BAMBINI 
Correre sulla spiaggia / correre nella campagna / i giochi in giro per le strade / e capriole.
Un gelso / e le bocche tutte tinte di rosso / fare l’altalena sul fico / giocare a nascondino dietro le capanne / un ramoscello di tamerice
ginocchia graffiate / ginocchia insudiciate…
Il mare / e poi arrotolati nella sabbia calda / gli iris viola scuro / fra la gramigna.
Rincorrere la carrozza / urla risate / la favola di “Giovannino senza paura” / e poi / dormire su di un letto / di crine dura



BUJAM


Quand che l’aqua l’arléos
e e’n vént e’ zòera fura
e’ vén so che vantàz fres-ch e mol
e l’è bujàm!
E al vòeli al sguéla cme saieti
sàora al cresti biàenchi
rogg ad cuchél
ch’i vàola e i plàena
a par maròena
burdéll scavcì
ch’i corr si ócc d’insò
ma la cumèta
se fóel strett tla màena

Marcella Gasperoni
[Poesie del mare]


MARETTA
Quando l’acqua riluce / e il vento gira fuori / viene su quel ventaccio fresco e umido / ed è maretta!
E le vele scivolano come saette / sulle creste bianche / urla di gabbiani / che volano e planano / e sulla spiaggia / bambini spettinati / che corrono con gli occhi in su / verso l’aquilone / col filo stretto nella mano


UNA PISAERA (la mi mà)


Un fazulet tla testa lighe' di dri
sa du bucloin d'or 
fet a matasa
un bel suroes, biaench
s'un dent d'arzent
che ad boca u j brileva
cume' na stela.
E' zinalaon nir s'un davantael
la siala ad laena rosa saora al spali.
E' su bel
l'era met al maeni at che' pess fresch
che ancaora u s muvoeva tla caseta
ligheda saora e' sgiul
dla bicicleta.

Marcella Gasperoni 


UNA PESCIVENDOLA (mia madre)
Il fazzoletto in testa legato dietro / con due orecchini d'oro / fatti a matassa / un bel sorriso, bianco / con un dente d'argento / che in bocca le brillava come una stella. / Il grembiule con un davantino / lo scialle di lana rosa sulle spalle./ Era contenta di mettere le mani fra quel pesce fresco / che ancora si muoveva nella cassetta / legata sul seggiolo / della bicicletta


 


Richiedi informazioni

IL DIALETTO DI BELLARIA IGEA MARINA


IAT Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica
Via L. Da Vinci, 2
47814 Bellaria Igea Marina (RN)

telefono +39 0541 343808
iat@comune.bellaria-igea-marina.rn.it

Facebook Bellaria Igea Marina



Bellaria Igea Marina


Visualizza tutti
Gastronomia
Trattoria / Osteria
Ristorante / Pizzeria
Fino a € 20
Da € 20 a € 40
Più di € 40
Bar / Gelateria
Pub
Enoteca



Visualizza tutti
Servizi
Negozi



Visualizza tutti