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L'Emilia Romagna e le sue maschere di Carnevale


dal 21 Gen 2022 al 28 Feb 2022

Concluse le festività natalizie con l’Epifania, (che secondo un antico detto popolare “tutte le feste porta via”), ci si prepara ad un nuovo interessante periodo dell’anno: il Carnevale.  Una festa antica che unisce il sacro al profano, oggetto di culto da parte di molti amatori che attendono il suo arrivo per sfoggiare il proprio estro con maschere e parate. 

La ricorrenza del Carnevale ha origini antichissime e da sempre è simbolo di “fine “e “nuovo inizio”: con il carnevale infatti si concludono e ricominciano i cicli delle comunità ed i lavori agricoli e ci si prepara al periodo quaresimale fino ad arrivare alla Pasqua. Il suo stesso nome pare significhi “levare la carne” (carnem – levare) facendo riferimento all’ultimo abbondante banchetto del martedì grasso che anticipa il periodo di astinenza e digiuno della Quaresima.

A rallegrare questa festa popolare ci sono poi le tradizionali maschere carnevalesche! Ogni Regione d’Italia presenta un suo particolare personaggio: una maschera che rappresenta gli usi e costumi delle diverse aree geografiche e che in qualche modo ironizzano sulle popolazioni che le abitano mettendone in evidenza le caratteristiche più burlesche.

Tra i più noti ritroviamo Arlecchino: protagonista indiscusso tra le maschere della Commedia dell’Arte; Pulcinella, la maschera campana simbolo di Napoli; la bella Colombina oltre a tanti altri personaggi più o meno conosciuti. Anche l’Emilia Romagna annovera alcune tra le più famose maschere carnevalesche. 

In particolar modo la città di Bologna offre un personaggio assai caratteristico: il Dottor Balanzone.
Il Dottor Balanzone è raffigurato come un uomo cicciotello vestito da professore universitario con un gran cappello e mantello nero, la toga ed il colletto e polsini bianchi. Di carattere è un gran sapientone, pedante e presuntuoso e la sua particolarità sta nel mondo in cui si esprime: non solo con frasi dialettali bolognesi ma soprattutto attraverso citazioni “colte” in lingua antica che tuttavia spesso si rivelano scorrette e maccheroniche. Convinto di essere un gran letterato, dispensa consigli e insegnamenti utilizzando parole senza alcun nesso logico che risultano quindi molto buffe e divertenti.
 



Altra maschera tipica bolognese è quella di Fagiolino protagonista di molti teatrini di marionette per bambini. Fagiolino è l’eroe della piazza, il birichino bolognese sempre in cerca di denaro e fortuna.  Si tratta di un semplice popolano dal temperamento un po’ monello e sempre pronto ad azzuffarsi prendendo a bastonate “chi se lo merita”; rappresenta la gioia di vivere in carne e spirito, la forza semplice che si ribella al presente e all’ingiusto.

Da Modena arriva poi Sandrone: un contadino ignorante ma decisamente furbo, alla continua ricerca del giusto affare che cerca malamente di esprimersi in italiano mischiandolo con termini dialettali. Rappresenta il popolo umile e maltrattato, alla ricerca di un riscatto sociale; vestito alla maniera contadina del ‘700 con l’immancabile fiaschetto di vino sotto braccio.

Attraverso questi variopinti personaggi della Commedia dell’Arte, protagonisti di mille avventure, vengono incarnati con ironia i vizi e caratteristiche umane rendendo tutto il paese un grande e variegato teatro! 
Non mancano poi, nelle città di tutt’Italia, le feste e sfilate dei carri allegorici di Carnevale. Anche a Bellaria Igea Marina il Carnevale è molto sentito e festeggia con la parata dei carri di quartiere: tutte le zone della città organizzano colorati e divertenti carri mascherati che sfilano per le vie della città tra musica, coriandoli e caramelle!

 


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